Il funambolo e le sue macerie
Il saggio NextNature di Koert Van Mensvoort (trad. di Gabriella Gregori, D Editore, 2022) arricchisce il filone delle recenti opere di non-fiction che hanno preso in esame temi legati al postumanesimo.
In questo caso l’autore predilige una lettura distaccata che si avvicina a un’analisi di tipo biologico e sistemico. Per questo motivo, le riflessioni contenute nel saggio, pur focalizzandosi sul concetto di natura, si distanziano sia dalle correnti ecologiste (che l’autore posiziona a metà strada tra il senso di colpa per la crisi ecologica e la critica fondata dell’Antropocene) sia da quel transumanesimo che intravede l’era in cui l’umanità sarà liberata da “catene” come la povertà, la vecchiaia e la morte grazie all’accelerazione degli sviluppi tecnologici.
La costruzione è ambiziosa e per alcuni versi riuscita. Si tratta di presentare i cardini di una teoria che permetta di generalizzare queste posizioni “militanti” in una prospettiva di ordine maggiore, dopo aver evidenziato la loro insufficienza. Tecno-ottimismo e catastrofismo ecologico non sono altro, per Van Mensvoort, che reazioni scomposte del genere umano di fronte agli sconvolgimenti ecologici e sociali generati dalla tecnologia. [leggi]
20/09/2022
Linea – quattro vie tra la carta e la terra
I due emisferi del continente americano non sono collegati. La Panamericana, che idealmente unisce l’Alaska alla Terra del Fuoco, nella realtà si interrompe in un villaggio di Panama chiamato Yaviza. Qui un ponte porta a una stradina in terra battuta che taglia gli alberi fino a Vista Alegre, due baracche in riva a un serpente d’acqua chiamato Rio Turia. Sempre più angusto, pieno di pozzanghere e rosso, il cammino si spinge fino a Unión Chocó: si dirama in sentieri di terra che toccano luoghi remoti chiamati nella lingua locale Yapé e Capetì. Non c’è più nulla fino alla frontiera colombiana, affogata tra la giungla del Darién e il parco naturale di Los Katíos. La strada – la linea – presenta la doppia natura di unire punti e separare spazi. La terra che separa i due paesi, latitudinalmente, potrà essere tagliata a sua volta da una strada che la taglia in senso longitudinale.
20/09/2022
Intervista a Rebecca Giggs
Meraviglia e orrore: queste, in sintesi, le parole che circoscrivono lo spazio che Rebecca Giggs nel suo saggio Le regine dell'abisso (Aboca Edizioni, 2021) ha esplorato inseguendo le balene, dai poli ai tropici, in quasi ogni regione del mondo.
Da una parte, infatti, le balene rappresentano una specie fondativa: non solo per il nostro immaginario, ma per una parte consistente dell'industria moderna. Dall'altra, lo spettacolo a cui assistiamo è un numero sempre crescente di prevaricazioni di cui come specie siamo responsabili, e dove la balena rappresenta - forse meglio di ogni altro animale - la cartina tornasole di un ambiente al collasso. Ci siamo quindi lasciati guidare dall'autrice in una serie di riflessioni scaturite della lettura del libro. - [leggi]
20/09/2022