Con il 2019 Hong Kong ha visto riaccendersi le proteste contro il governo locale che già cinque anni prima avevano scosso la regione con il fallito “movimento degli ombrelli”. Da febbraio dell’anno scorso, quando i focolai di malcontento sono riesplosi, il territorio non ha conosciuto giorno privo di disordini o in generale di manifestazioni di dissenso.
Le cause delle proteste vanno cercate nella controversa proposta di legge di estradizione che avrebbe permesso ai presunti criminali di Hong Kong di essere giudicati da un tribunale cinese, ma l’intera mobilitazione trova le sue radici storiche nel ritorno di Hong Kong sotto il controllo della Cina. Tra i temi fondamentali al centro della mobilitazione c’è la democrazia, che passa per la difesa del sistema giuridico e il suffragio universale, ma anche delle riforme auspicate da anni come, ad esempio, l’istituzione di una commissione d’inchiesta indipendente sull’operato della polizia.
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