In questi giorni si é dibattuto su alcuni siti se lo scoppiare di questa epidemia non rappresenti un cosiddetto cigno nero. Dico quindi da subito che non sono convinto di questa interpretazione, sia perché sono riluttante in generale a dare cosí importanza al presente mentre si svolge (preferisco riflettere sul futuro o scommettere sul passato...), sia perché le epidemie sono un evento ciclico e anche abbastanza prevedibile.
Il cigno nero non é il virus ma forse, semmai, le risposta scomposta del nostro sistema immunitario. Come in altri frangenti (penso al terrorismo, all'avanzare dell'ISIS o addirittura ai rischi percepiti da buona parte della popolazione riguardo il tema dell’immigrazione) abbiamo a che fare piú con la nostra fragilitá che con gli effetti del contagio. Il vero effetto dirompente é la nostra paura, effetto tanto ancor piú dirompente se consideriamo le sue propagazioni, che saranno lunghe e dolorose.
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